Gli adempimenti fiscali sono obblighi del professionista verso l’Agenzia delle Entrate imposti dalle normative vigenti. Sconosciute ai più, criptiche per molti, tuttavia non ammettono errori o sviste.
Tra i più comuni adempimenti affidati ai commercialisti guidati da Sara Pirisinu, la dichiarazione dei redditi percepiti durante l’anno; la registrazione delle fatture emesse e ricevute nell’esercizio dell’attività e loro conservazione; il pagamento dell’IRPEF ovvero l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche; i contributi previdenziali, dovuti all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) in base alle entrate annuali; la conservazione dei documenti in caso di controlli.
Oggi più che mai, in un contesto saturo e complicato, il professionista deve assicurarsi la tranquillità di lavorare senza il rischio di incappare in qualche procedura sbagliata che può costare salate sanzioni amministrative.
Il problema è che gli adempimenti sono numerosi e variano a seconda della categoria di appartenenza del contribuente. In particolare, il medico ha obblighi normativi molto diversi rispetto ad altre categorie, dovuti sia all’esenzione dell’IVA (ex articolo 10, punto n. 18, del DPR n. 633/72), sia alla particolare natura dei dati trattati.
Esenti IVA sono:
- prestazioni effettuate da medici, chirurghi e odontoiatri
- le prestazioni dirette alla diagnosi, cura e riabilitazione di biologi e psicologi
- certificazioni varie, prestazioni mediche di chirurgia estetica (solo se la prestazione risponde a finalità terapeutiche). Medicina sportiva, medicina del lavoro
- prestazioni rese da laboratori radiologici e da laboratori di analisi mediche e di ricerche cliniche
- visite mediche fiscali per conto dell’Inps o dell’Inail.
Ecco perché occorre essere quanto più specializzati nel settore medico, già nel conoscere le corrette modalità di fatturazione relative alle prestazioni sanitarie, per annullare l’errore che si nasconde nel mancato invio della documentazione o nel ritardo di un adempimento.