Tassazione: SRL verso Partita IVA
Un professionista deve capire e governare quello che è nella maggior parte dei casi la voce di costo più alta, cioè la tassazione: SRL e partita IVA devono essere messe a confronto per stabilire quale sia la strada più conveniente per ciascuno.
Quest’articolo è rivolto a tutti i professionisti che lavorano con la partita IVA e a giugno di ogni anno devono pagare allo Stato un’imposta detta IRPEF, che generalmente colpisce in maniera significativa il reddito annuo prodotto.
L’IRPEF è l’imposta ordinaria scelta dal legislatore italiano, che colpisce tutti i contribuenti e rappresenta la fonte attraverso la quale lo Stato finanzia la spesa pubblica. Inoltre la legge affida alle Regioni e ai Comuni specifici obiettivi per cui i contribuenti soggetti all’IRPEF pagheranno anche l’addizionale regionale e l’addizionale comunale.
Il regime forfettario rappresenta una eccezione alla tassazione IRPEF del professionista, ma rimandiamo ad un altro momento la normativa del regime di vantaggio. Ora ci focalizzeremo sulla differenza di imposta tra partita IVA in regime ordinario e la tassazione della SRL.
Tassazione Partita IVA
L’Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche è progressiva e proporzionale, cioè aumenta all’aumentare del reddito. Facciamo subito un esempio immaginando di tassare un reddito pari a 100.000 euro (valore a partire dal quale è più conveniente optare per la SRL).
SCAGLIONE | % IMPOSTA | IMPOSTA IN EURO |
15.000 euro (reddito fino a 15.000 euro) | 23% | 15.000*23% = 3.450 EURO |
13.000 euro (reddito tra 15.000 e 28.000 euro) | 25% | 13.000*25% = 3.250 EURO |
22.000 euro (reddito tra 28.000 e 50.000 euro) | 35% | 22.000*35% = 7.700 EURO |
più di 50.000 euro (nel nostro caso reddito tra 50.000 e 100.000 euro) | 43% | 50.000*43% = 21.500 EURO |
100.000 euro | 0,9% (add.com.) | 790 euro |
100.000 euro | 3,33% (add.reg.) | 3.090 euro |
TOTALE | 3.450 + 3.250 + 7.700 + 21.500 + 790 + 3.090 = 39.780 |
Quindi, su un reddito pari a 100.000 euro il professionista paga un IRPEF pari a 35.900 euro cui bisogna aggiungere le addizionali , che insieme hanno un valore pari a circa il 3-4%. Nel nostro esempio, se il professionista avesse residenza a Roma dovremmo aggiungere 790 euro di addizionali comunali e circa 3090 euro di addizionali regionali.
Tassazione srl
Se a fatturare non fosse più la partita IVA, ma la SRL non si dovrebbe più pagare l’IRPEF con le sue addizionali regionali e comunali, ma un’altra imposta detta IRES. In questo caso la percentuale di imposta sarebbe fissa e sarebbe pari al 24%.
Vediamo quindi come cambierebbe la tassazione:
100.000 euro | 24% (IRES) | 100.000*24%= 24.000 euro |
100.000 euro | 4,82% | 100.000*4,82% = 4.820 euro |
TOTALE | 24.000 + 4.820 = 28.820 euro |
Quindi, su un reddito pari a 100.000 euro la tassazione della società SRL è pari a 28.820 euro.
Il concetto principale che dobbiamo apprendere però è che la SRL è una persona diversa da chi la costituisce, gli utili che rimarrebbero nella società non sono disponibili per le spese personali del socio, il quale per spenderli dovrebbe prima distribuirli pagando una imposta del 26%.
A questo punto il costo della tassazione sarebbe addirittura maggiore rispetto all’IRPEF e la SRL non sarebbe più uno strumento conveniente, quindi la strada da percorrere prevede l’apertura della società e contemporaneamente l’utilizzo della partita IVA in modo da:
- utilizzare la partita IVA per tirare fuori il minimo necessario per le spese strettamente personali
- utilizzare la srl per incassare la restante parte degli proventi e che utilizzeremo in futuro per l’acquisto ad esempio di immobili o in generale per altri investimenti
Tassazione srl e partita IVA
IRPEF | ||
SCAGLIONE | % IMPOSTA | IMPOSTA IN EURO |
15.000 euro (reddito fino a 15.000 euro) | 23% | 15.000*23% = 3.450 EURO |
13.000 euro (reddito tra 15.000 e 28.000 euro) | 25% | 13.000*25% = 3.250 EURO |
28.000 euro | 0,9% (add.com.) | 144 |
28.000 euro | 3,33% (add.reg.) | 432 |
TOTALE | ||
IRES | ||
100.000 euro – 28.000 euro= 72.000 euro | 24% | 72.000*24% = 17.280 EURO |
72.000 euro | 4,82%(IRAP) | 3.470 euro |
TOTALE | 28.026 euro |
Come si può facilmente dimostrare la tassazione complessiva diminuisce sensibilmente in quest’ultima ipotesi passando da 39.780 euro a 28.026 euro e generando un risparmio pari a 11.754 euro. In questo caso il professionista spende per le sue spese personali i soldi che percepisce con la partita IVA e lascia dentro la SRL il resto degli utili per investimenti futuri.
La SRL funge da salvadanaio in cui conservare i risparmi fino a quando si intenderà spenderli per acquistare ad esempio un immobile o costituire una nuova società, ma la SRL servirà anche come fonte di spese, che saranno godute dal socio professionista. Affronteremo questo secondo capitolo nel prossimo articolo.
Se vuoi una prima pianificazione fiscale gratuita della tua attività professionale puoi mandare una mail all’indirizzo info@commercialistiperlasanita.it allegando l’ultimo conto economico e la dichiarazione dei redditi elaborata.